Moggi Vs Del Piero, un campione onesto - Lettera di una tifosa bianconera
25.02.2014 12:08
questa tua rabbia nei confronti del giocatore più importante della storia bianconera è facilmente riconducibile al fatto che lo stesso Del Piero disse che gli scudetti erano 28 e non 30.
“Mi sarei comportato con Del Piero esattamente come ha fatto Agnelli. Di sicuro, non era una bandiera così ingombrante da oscurare il giovane presidente. Nel calcio non esistono più le bandiere. Quando un giocatore prende 10 milioni l’anno non è più una bandiera.”
Luciano Moggi,
questa tua rabbia nei confronti del giocatore più importante della storia bianconera è facilmente riconducibile al fatto che lo stesso Del Piero disse che gli scudetti erano 28 e non 30.
Non era una bandiera? Ha riscritto ogni record di questa squadra, l’ha presa per mano in serie B e l’ha riportata in A. Non ha mai guadagnato 10 milioni e l’ultimo contratto l’ha firmato in bianco.
Mi limito a questo brevissimo elenco, poiché credo che il 5 novembre 2008, quando ha fatto alzare più di 100.000 persone per applaudirlo nel tempio del calcio dopo aver battuto da solo il Real Madrid; l’8 settembre 2011, quando è riuscito ad ammutolire uno stadio intero, questa volta non con le sue solite magie, ma con le parole; ed infine quel 13 maggio 2012 dove, fra le lacrime di tutti, è stata scritta una delle più emozionanti pagine dello sport, bastino a dire che Lui era una bandiera. La bandiera.
Non mi sorprende il fatto che lei stia dalla parte di Agnelli, in fondo avete una cosa in comune, tutti e due avete rovinato questa squadra.
Mi dispiace per Alessandro Del Piero, per i tifosi come me che non hanno colpa di essersi innamorati di questi colori. A differenza di lei e di molti, moltissimi tifosi, noi amiamo questi colori non per le vittorie ma perché, ahimè, c’è venuto spontaneo.
Alessandro Del Piero, un fuoriclasse che riuscì a farsi amare nonostante non incarnasse il reale stile juve. Nonostante fosse onesto.